SCENARIO ATTUALE
La lotta contro il riscaldamento globale e il cambiamento climatico è una sfida che riguarda tutti – in tutti i Paesi ed in tutti i settori. Numerose nazioni si sono già impegnate a ridurre il consumo di energia e hanno concordato obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni di carbonio.
L’Unione Europea ha dato una spinta importante in questo senso già da molti anni, ma una vera attenzione si è accesa dopo l’8 luglio 2020, quando la Commissione europea ha enunciato il suo piano per il sistema energetico del futuro e l’idrogeno pulito.
Prima di tutto occorre sgomberare il campo da un equivoco diffuso: l’idrogeno non è realmente una fonte di energia, bensì un vettore. L’Idrogeno, infatti, non si trova disponibile in natura, come il sole o il vento o come il petrolio o il gas – che sono realmente fonti di energia: deve essere prodotto – normalmente per elettrolisi dell’acqua – e serve quindi energia per realizzarlo… ma una volta realizzato esso è in grado di conservare parte di tale energia e renderla successivamente disponibile, in grandi quantità, quando e dove necessario, per innumerevoli usi finali.
L’Italia ha previsto nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) investimenti relativi nell’idrogeno per almeno 2 miliardi di Euro. Si prospettava l’uso di idrogeno blu (realizzato a partire da energia di fonte fossile, con il coinvolgimento di partner industriali come Eni e Arcelor Mittal), prima dell’uso esclusivo di idrogeno verde. Ma la Commissione Europea non ha accettato questa gradualità. I progetti che potranno attingere alle risorse messe a disposizione dal Governo utilizzeranno quindi solo idrogeno verde, in settori manifatturieri anche diversi dall’acciaio.
Parallelamente iI potenziale delle tecnologie basate sull’idrogeno stanno assumendo un’importanza sempre più rilevante anche nella transizione energetica del mercato USA: secondo le recenti stime FCHEA (The Fuel Cell and Hydrogen Energy Association), entro il 2030, tali tecnologie sono destinate a generare circa 140 miliardi di dollari all’anno di fatturato ed a sostenere oltre 700.000 posti di lavoro.