È realizzato – normalmente tramite elettrolisi dell’acqua – utilizzando energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (eolico, fotovotaico,…). L’impatto ambientale del sistema è il più basso ed è dato dall’energia incorporata nei componenti del processo di produzione e da quello proprio delle fonti rinnovabili. Oggi si produce in questo modo circa il 4-5% percento dell’idrogeno, tuttavia, alla luce della progressiva riduzione del costo dell’energia solare ed eolica e degli elettrolizzatori, questa modalità di produzione può rivelarsi un game-changer per la transizione energetica, spiega Marco Alverà, CEO di SNAM.